domenica 19 luglio 2009

Meno male che c’è il maiale


Sapori e profumi, storia e leggenda. La parmense Federica Pasqualetti, oltre a tracciare un bilancio circa gli allevamenti italiani non tralasciando le qualità della carne e le peculiarità delle varie razze suine, propone infatti favole d’altri tempi e informazioni reali sulle tradizioni lontane. Oltrepassando quindi i confini di un ricettario che soddisfa le aspettative dei golosi, fornisce direttive e consigli per la preparazione di 29 antipasti, 24 primi piatti e 47 secondi a base di maiale. Sfogliando il volume viene l’acquolina in bocca, visto che gli occhi incappano in pietanze semplici ma saporite come cotechino o braciole e in piatti più elaborati come lonza ai capperi o zuppa di canederli allo speck. Ma anche un’attempata (ma mai dimenticata) polenta con lardo o uno ‘scontato’ panino col salume, fanno condividere l’apprezzamento di Gabriele D’Annunzio, che in una lettera citata dalla stessa Pasqualetti scriveva: “Grazie per quella salata e rossa compattezza porcina che senza pudore tu chiami culatello”.
Meno male che c’è il maiale
Federica Pasqualetti
Mup Editore
€ 15

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