venerdì 4 novembre 2011

Il Coltellino d'oro e l'altra Italia



Ieri sera mentre guardavo Servizio Pubblico di Michele Santoro, e ancora in questi giorni mentre leggevo le cronache sui giornali o coglievo brandelli di conversazione tra le persone nei luoghi normali della vita quotidiana riflettevo su quella che impropriamente viene definita “l’altra Italia”. Uso il termine impropriamente perché l’errore più clamoroso che abbiamo commesso e stiamo commettendo è proprio questo: pensare alle persone che lavorano, alle persone perbene come “all’altra Italia”.
Poi mi imbatto in una notizia, che apparentemente non c’entra nulla con ciò che sta succedendo intorno a noi, nei mercati mondiali, nelle difficoltà drammatiche in cui si trova l’Italia che fino a pochi mesi fa venivano coperte e nascoste dall’incoscienza della classe politica che ci governa: la consegna del Coltellino d’oro a Francesco Guccini da parte del Consorzio del Parmigiano-Reggiano.
Il “Coltellino d’oro” è il massimo riconoscimento conferito annualmente dalla Sezione provinciale del Consorzio del Parmigiano-Reggiano a personalità modenesi che si siano distinte nella loro attività.
Uno dei tanti riconoscimenti che vengono dati, nelle varie parti d’Italia, a volte significativi, altre volte puramente promozionali.
Ma questo, in questo momento, assume ai miei occhi una dimensione diversa: viene assegnato (cito il comunicato) sabato 5 novembre a Modena al Forum Monzani, dove alle 19,00, si celebrerà la tradizionale “Festa dei Caseifici Modenesi”, giunta alla quarantesima edizione.
“Un appuntamento che, in occasione del 40° anniversario, abbiamo voluto rinnovare nella formula, da cena ad evento con varie iniziative e premiazioni – sottolinea il presidente della Sezione, Aldemiro Bertolini – come segno di stima e di ringraziamento per tutti quei maestri casari che sono autentici protagonisti del successo del nostro prodotto”.
“Un’occasione di festa – aggiunge Bertolini – nell’ambito della quale siamo davvero lieti di consegnare il “Coltellino d’oro” a Francesco Guccini, che con la sua musica ha contribuito a diffondere la cultura delle nostre terre, il nostro modo di vivere e, in qualche misura, anche l’immagine del Parmigiano-Reggiano, che di questa terra e dei valori e tradizioni che esprime è parte integrante”.
Ecco dove sta “l’altra Italia”! Ma questa è la parte vera del nostro Paese, non l’altra. Questa è la parte fatta di un tessuto imprenditoriale che sa mischiarsi con i luoghi, con le persone, con la storia e con il futuro.
La festa dei Caseifici Modenesi sarà una festa molto tradizionale, con il buffet, con lo spettacolo comico e con l’orchestra, con i giochi per i ragazzi. Ma anche con la presenza di quei giovani e di tutte quelle persone che stanno vicino ad un prodotto nobile ed antico come il Parmigiano-Reggiano attraverso i social network, la fanpage di Facebook che vanta 23.000 persone. Il futuro dunque.
Non è un operazione nostalgia del buon tempo andato. Questa è l’Italia, fatta di persone che lavorano e che celebrano il loro lavoro ritrovandosi insieme, in una festa che dura da quarant’anni. “L’altra” è solo un orribile incubo da cui, per fortuna, ci stiamo svegliando.

Luigi Franchi
pubblicato su Cateringnews.it, 4 novembre 2011

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